10 numeri che devi conoscere sul Catarratto

10 numeri che devi conoscere sul Catarratto

Il Catarratto è uno dei vitigni simbolo della Sicilia, una varietà autoctona che racconta storia, territorio e innovazione. Ma cosa significa questo in termini di mercato e territorio? Ecco dieci numeri che vi danno un’idea.

 

Circa 26mila: è la superficie in ettari coltivata del vitigno Catarratto in Sicilia

2: sono le varietà del Catarratto, il Catarratto bianco comune e il Catarratto bianco lucido, rispettivamente al primo e al terzo posto tra le più coltivate (il 2° posto è occupato dal Nero d’Avola).

Più di 15mila sono gli ettari dedicato al Catarratto Bianco Lucido, una varietà cresciuta moltissimo (pensato che nel 2010 erano solo 343)

Sono più di 30: le tipologie di vini DOC e IGT dell’isola in cui le due varianti di Catarratto vengono utilizzate per la produzione, sia in purezza che in blend.

Più di 50 sono le sfumature olfattive del vino Catarratto che spaziano da agrumi a fiori bianchi, fino a note erbacee e speziate rendendolo così uno dei vini dal profilo aromatico più ricco e complesso

30%: Il Catarratto rappresenta circa il 30% dell’intera superficie vitata della Sicilia, confermandosi la varietà bianca più coltivata dell’isola.

3° posto: è il terzo vitigno a bacca bianca più coltivato in Italia, dopo Trebbiano Toscano e Chardonnay.

1600: le prime testimonianze della sua coltivazione risalgono al XVII secolo, a conferma della sua antica tradizione.

300 metri: è l’altitudine minima alla quale il Catarratto dà il meglio di sé. Le coltivazioni migliori si trovano tra i 300 e i 700 metri sul livello del mare.

12-13%: il grado alcolico medio del vino ottenuto da Catarratto si aggira tra il 12% e il 13%, garantendo struttura e freschezza.